Obiettivo di questo studio condotto nel 1998 per conto della Pro Universitate Bergomensi, è quello di fare il punto sula situazione del turismo in città e di fornire elementi per una strategia futura del settore, alla luce dei non pochi mutamenti che il mercato segnala negli ultimi tempi.
Come tale esso si colloca in una prospettiva di medio termine, senza peraltro trascurare problemi congiunturali e indicazioni di breve periodo.
La parte riservata all’analisi è essenziale. Non mancano infatti studi che consentono di tracciare un quadro attendibile del turismo in città; ad essi si è fatto ampio riferimento.
Diverso è il caso dell’escursionismo, fenomeno preponderante nei movimenti verso la città, e purtroppo ancora scarsamente indagato. L’analisi si è pertanto concentrata sui fattori di attrazione della mobilità delle persone, con particolare attenzione per le componenti artistiche e culturali, il cui connubio con il turismo costituisce la vera potenzialità della città.
Sulla base degli elementi di analisi, lo studio ha perciò cercato di recuperare le ragioni di una valorizzazione delle risorse orientabili al turismo, di interpretarne l’attuale livello di valorizzazione e di indicarne la loro potenzialità futura. Per ciascuna di esse sono stati quindi individuati i nodi problematici e le linee di intervento che potrebbero favorire una loro riqualificazione.
Come è ovvio, trattandosi di sviluppo turistico, si fa riferimento sia a componenti strutturali (hard) che a componenti organizzative (soft); delle une e delle altre il turismo bergamasco ha bisogno, anche se probabilmente delle seconde si avverte una maggiore urgenza.
In particolare mi sono occupata della redazione del capitolo relativo alle componenti del turismo bergamasco.
È possibile scaricare:
Pro Universitate Bergomensi – Turismo a Bergamo oltre il 2000: come e perché