I principi dell’OCSE sull’IA costituiscono il primo standard intergovernativo sull’IA: dalla loro adozione nel 2019 con la Raccomandazione del Consiglio dell’OCSE sull’Intelligenza Artificiale, i paesi aderenti si sono adoperati per garantire che i sistemi di IA:
– avvantaggino le persone e il pianeta;
– rispettino i valori democratici e i diritti umani;
– siano trasparenti e spiegabili;
– siano robusti e sicuri;
– gli attori dell’IA siano responsabili del loro corretto funzionamento.
Ad oggi, 55 paesi hanno segnalato strategie nazionali di intelligenza artificiale per guidare lo sviluppo e l’implementazione di un’IA affidabile nell’Osservatorio politico OECD.AI. Nel policy hub sono state registrate anche oltre 890 iniziative politiche correlate in 69 giurisdizioni.
L’intelligenza artificiale sta già automatizzando le attività che i lavoratori erano soliti svolgere: sebbene possa portare a un aumento di dieci volte del PIL e a un miglioramento del benessere a livello globale, comporta anche rischi legati alla perdita di posti di lavoro e all’aumento delle disuguaglianze.
Inoltre, nel 2021, è stato stimato che l’IA potrebbe rispondere a circa l’80% delle domande di alfabetizzazione del Programma per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti (PIAAC) e a circa due terzi delle domande di matematica. Secondo gli esperti, sarà in grado di risolvere l’intero test di alfabetizzazione e matematica entro il 2026.
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