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REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO DIPARTIMENTO DEL TURISMO, DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO S ervizio 2 – Osservatorio Turistico PIANO STRATEGICO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2023 PROGRAMMA TRIENNALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2021 DELLA REGIONE SICILIANA ABSTRACT / PISTA DI DISCUSSIONE E SCHEDA DI CONSULTAZIONE PIANO STRATEGICO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2023 PROGRAMMA TRIENNALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2021 1. PREMESSA Il presente documento è una sintesi estratta dal Programma Triennale di Sviluppo Turistico 2019/2021 in corso di redazione da parte del Dipartimento Regionale Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana e costituisce una pista di discussione finalizzata a raccogliere suggerimenti, proposte, manifestazioni d’interesse, disponibilità a collaborare da parte di tutti i soggetti a vario titolo interessati. La modalità di acquisizione di tali output prevede l’utilizzo della scheda di consultazione compilabile in formato PDF, al termine di questo abstract, e restituibile via e-mail all’indirizzo turismo@regione.sicilia.it . 2. LA MISSIONE DEL PROGRAMMA Il Programma Triennale affonda le proprie radici normative nell’art. 3 della L.R. n.10/2005, comma 1, secondo il quale entro il 30 giugno dell’anno precedente al triennio di riferimento, la Giunta regionale approva, su proposta dell’Assessore regionale per il turismo, le comunicazioni ed i trasporti, previo parere della competente Commissione legislativa dell’Assemblea regionale siciliana, il programma triennale di sviluppo turistico regionale. Il programma stabilisce gli obiettivi complessivi e le priorità dell’azione amministrativa, individua le azioni di incentivazione per le infrastrutture e per le opere di valorizzazione turistica nel territorio, delinea il piano di promozione e di commercializzazione dell’offerta turistica, degli eventi e delle manifestazioni di richiamo turistico, identifica i progetti turistici elaborati dai distretti turistici e determina i criteri di verifica dei risultati della programmazione. Le attività sopra descritte, tuttavia, si esplicano oggi nei limiti fissati dalle successive disposizioni di cui alla L.r. n. 19/2008, che hanno modificato le competenze degli assessorati regionali, e dal relativo Regolamento di attuazione, a sua volta modificato con D.P.R. n.12/2016, che ha previsto la “Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui all’articolo 49, comma 1, della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9. Modifica del decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e successive modifiche e integrazioni”. In atto all’Assessorato regionale del Turismo, Sport e Spettacolo sono esplicitamente attribuite le materie appresso indicate: o Professioni turistiche. o Promozione turistica in Italia e all’estero. o Manifestazioni ed eventi. o Sport. o Spettacolo. o Cinema, teatri e orchestre. o Promozione attività musicali, teatrali, cinematografiche ed artistiche in genere. o Vigilanza enti di settore. Considerata la natura politico-strategica del Programma, e N opportuno precisare che lo stesso non e N finalizzato alla pura e semplice crescita del movimento turistico inbound, poiche T la sua PIANO STRATEGICO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2023 PROGRAMMA TRIENNALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2021 missione riguarda anche il miglioramento delle condizioni generali di contesto e quindi il perfezionamento delle capacitaN gestionali e di governance del settore turistico. Si intende inoltre disegnare un vision di ampio respiro, sia per temi che per dimensione temporale, tracciando linee d’azione che si estendano al periodo 2019/2023. Se la proiezione prevista dalla legge n.10/2005 è triennale, non si può non tenere conto del fatto che ormai tutti gli indirizzi di pianificazione strategica di livello nazionale e sovra-nazionale, orientati al raggiungimenti di grandi obiettivi di sviluppo per i territori, per le imprese e per le comunitaN, hanno una valenza almeno quinquennale; ci si riferisce, per esempio, al Piano strategico nazionale di sviluppo del turismo (che copre il periodo 2017-2022), ai progetti di cooperazione internazionale, alle strategie macro-regionali come EUSAIR, agli accordi di partenariato. Inoltre c’è bisogno di un’agenda di riforme che ridisegni la governance e le istituzioni che interessano il turismo. La profondità e l’oggetto delle riforme necessarie richiedono un vasto consenso nell’analisi e nelle soluzioni, non solo delle istituzioni, ma anche del variegato partenariato socio-economico. Un esercizio che, considerata la frammentazione del settore, esige un approccio partecipativo aperto, diffuso e basato sull’apprendimento. L’attuazione dell’agenda non può avere un orizzonte limitato a tre anni, quale quello del Programma Triennale. Per questo, è opportuno impostare un Piano all’interno del quale ci siano due ambiti d’intervento: il primo (il Programma Triennale in senso stretto), che includa le priorità dell’azione amministrativa del Dipartimento Turismo; il secondo che includa il più complesso percorso necessario per attuare l’agenda delle riforme fino al 2023 (e che può essere definito Piano Strategico). Si è pertanto ritenuto opportuno affiancare al Programma anche il primo Piano Strategico Regionale di Sviluppo Turistico 2019/2023, la cui valenza è quinquennale in coerenza col Piano strategico nazionale di sviluppo del turismo. 3. IL RUOLO DELLA PROGRAMMAZIONE DELL’INTERVENTO PUBBLICO REGIONALE NEL TURISMO La sfida del sistema turistico siciliano è incrementare il proprio peso nell’economia regionale anche attraverso il consolidamento di sinergie stabili con altre filiere. Lo scenario dei prossimi anni appare difficile in quanto caratterizzato da una congiuntura non molto favorevole, da una progressiva riduzione della spesa pubblica e, infine, da un quadro instabile a livello nazionale di istituzioni che si occupano del turismo. La Regione Siciliana, date le sue competenze legislative, ha un ruolo importante, anche se non decisivo, nell’aiutare il sistema, di cui è parte integrante, a vincere tale sfida. È opportuno ricordare che le imprese turistiche siciliane, come le altre imprese della Regione, fanno parte di un sistema competitivo che secondo una recente indagine (2016) si colloca al 237° posto, su 262 regioni analizzate (Paola Annoni and Lewis Dijkstra, Unit of Econometrics and Applied Statistics, DG JRC, Ispra Economic Analysis Unit, DG Regio, Brussels). Da quando è stato creato questo indice (2010), la Sicilia ha progressivamente peggiorato la sua posizione. Le ragioni di questa bassa performance consistono in fattori strutturali ai quali si sommano le debolezze del sistema italiano di tassazione, la rigidità del mercato del lavoro e la scarsa tutela del credito. Per tutti questo motivi, per PIANO STRATEGICO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2023 PROGRAMMA TRIENNALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2021 vincere la sfida è necessario uno “sforzo” collettivo che coinvolga non solo il Dipartimento Turismo, ma anche gli altri Dipartimenti della Regione Siciliana, gli enti locali e gli operatori turistici. Nell’ottica di incoraggiare e incanalare su obiettivi comuni questo sforzo collettivo, la filosofia che ha ispirato la formulazione di questo documento poggia sul principio di “complessità” dell’intervento pubblico nel turismo. Con complessità si intende riconoscere due punti cardine in materia di politica del turismo. Data la struttura economica del turismo, il suo funzionamento è l’esito di milioni di decisioni prese a livello globale da consumatori e imprenditori che operano su differenti filiere dell’economia; le politiche strettamente turistiche hanno minimo impatto su queste decisioni. La politica turistica, intervenendo in diversi settori dell’economia regionale, è attuata da molteplici livelli governativi e, limitatamente alla Regione Siciliana, da differenti Dipartimenti, Servizi e Unità Operative. Data questa complessità, i processi decisionali non dipendono solo da aspetti tecnici, ma anche dal carattere pluralistico delle “arene” decisionali, in cui si confrontano soggetti con diversi interessi e modi differenti di valutare i problemi e pensare le soluzioni. Le analisi condotte a partire dal 2012 dal gruppo di lavoro istituito grazie all’APQ Sensi Contemporanei portano alla conclusione che anche la Sicilia sia un contesto caratterizzato, da un lato, dal consenso sulla definizione dei problemi (almeno a livello macro) e, dall’altro, dall’incertezza sulle soluzioni da adottare. L’incertezza nasce sia da un’analisi non sempre ben informata dei problemi, ma soprattutto dalla presenza di una pluralità d’interessi, spesso in contrasto. Si tratta di una situazione strutturale e normale nel turismo. La soluzione a questa difficoltà è concepire la programmazione come un processo di sperimentazione e apprendimento, dove le soluzioni più efficaci emergono nel corso dell’implementazione delle attività. Il buon funzionamento di questo processo dipende da tre condizioni: 1. un coordinamento basato su un insieme di obiettivi chiari e condivisi a cui tutte le autorità pubbliche e imprenditori privati possano fare riferimento; 2. un intervento pubblico chiaro nei risultati attesi, così da misurarne l’efficacia e, in caso di mancata coerenza con le aspettative, cambiarne la direzione; 3. luoghi virtuali e reali dove imprenditori, decisori pubblici, esperti e amministratori possano incontrarsi e discutere problemi e soluzioni. Obiettivi chiari e un sistema per misurare i risultati dell’azione pubblica costituiscono non solo un buon sistema di coordinamento, ma quando c’è trasparenza e circolazione delle informazioni anche il perno su cui si costruisce la fiducia necessaria a risolvere problemi di azioni collettive (quali quelle nel turismo). 4. LA LOGICA DEL MODELLO DI PROGRAMMAZIONE Al fine di rendere la programmazione delle politiche turistiche coerente con la sintassi e i metodi in uso nella programmazione delle politiche pubbliche, si propone una tabella che riassume la logica del modello in termini di obiettivi, risultati e ambiti di misurazione. PIANO STRATEGICO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2023 PROGRAMMA TRIENNALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2021 Logica del modello di programmazione RISULTATI OBIETTIVI E AZIONI AMBITI DI MISURAZIONE Impatto socio- economico e ambientale Obiettivi generali Impatto economico del turismo Intensità della spesa pubblica nel turismo Misure dei volumi di flussi turistici e di spesa Sostenibilità della performance turistica Effetti sulla competitività del sistema turistico Obiettivi strategici Missione delle politiche turistiche Fattori di competitività turistica Fattori di competitività del territorio Obiettivi specifici Indicatori da definirsi in ambito di attuazione delle specifiche politiche e dei progetti Intervento pubblico Azioni e interventi da realizzare Indicatori di realizzazione Risorse pubbliche investite Risorse pubbliche allocate a favore del turismo Indicatori di spesa pubblica Gli obiettivi generali sono le finalità dell’azione pubblica di partecipazione comune a tutti i portatori di interesse nel settore turistico. Al minimo gli obiettivi generali sono classificabili in quattro tipologie: 1) obiettivi di crescita, 2) obiettivi di diffusione dei benefici del turismo e riduzione delle disparità regionali, 3) obiettivi di allungamento della stagione, 4) obiettivi di sostenibilità. Assumendo che il raggiungimento degli obiettivi generali dipenda dalla competitività del sistema turistico siciliano, gli obiettivi strategici si riferiscono ai fattori di competitività che le politiche pubbliche intendono rafforzare. Gli obiettivi specifici si riferiscono ai cambiamenti necessari per rafforzare i fattori di competitività e ottenibili dall’azione dei Dipartimenti Regionali della Regione Siciliana. In questo modello di programmazione gli obiettivi generali e strategici vengono fissati nel Piano Strategico e fungono da linee guida messe a servizio di tutti i Dipartimenti regionali impegnati nelle politiche turistiche, come anche alle autorità locali e alle imprese. Tuttavia, per renderli operabili dovranno essere definiti sotto forma di risultati attesi dalle politiche in atto. Questa prassi serve, PIANO STRATEGICO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2023 PROGRAMMA TRIENNALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2021 infatti, a rendere comprensibile “perché”, “per cosa” e “per chi” si mobilita l’intervento pubblico in campo turistico. In sintesi, obiettivi generali e strategici illustrano le intenzioni, mentre i risultati attesi costituiscono la base per verificare i progressi del Piano Strategico e del Programma Triennale. È importante sottolineare che i risultati in termini di impatti ed esiti sulla competitività (nel senso definito nel modello) non dipendono solo dalla qualità dell’intervento pubblico e dalle risorse messe a disposizione, ma anche da fattori esterni non sempre prevedibili o gestibili. I risultati attesi in relazione agli obiettivi specifici devono invece essere collegati strettamente agli esiti direttamente imputabili ai progetti finanziati. 5. FILOSOFIA DEGLI OBIETTIVI GENERALI Gli obiettivi generali sono definiti a partire dalle prescrizioni dell’art. 1 della Legge Regionale n.10/2005: 5.1 OBIETTIVI DI CRESCITA L’intenzione delle politiche è incrementare i flussi turistici e il loro impatto economico sull’econom ia locale. In termini più specifici, gli obiettivi di crescita possono essere articolati in: 1. Crescita di base , ossia incremento dei flussi turistici e del fatturato (cioè della spesa dei turisti) sia in termini assoluti, sia in termini relativi (% rispetto al periodo di riferimento). 2. Crescita delle quote di mercato , nei termini dell’incremento relativo all’andamento del mercato. 3. Crescita impatto economico : misurazione degli effetti diretti, indiretti e indotti della spesa turistica sull’economi a regionale. 5.2 OBIETTIVI DI DIFFUSIONE DEI BENEFICI DEL TURISMO E RIDUZIONE DELLE DISPARITÀ REGIONALI In questo caso le politiche e le iniziative progettuali sono indirizzate a rafforzare i territori (turisticamente) marginali. 5.3 OBIETTIVI DI ALLUNGAMENTO DELLA STAGIONE In questo caso le politiche e le iniziative progettuali sono indirizzate ad incrementare i flussi turistici oltre i mesi di picco. 5.4 OBIETTIVI DI SOSTENIBILITÀ Si tratta di:  Produttività e redditività delle imprese turistiche (in particolare del settore ricettivo). In questo caso gli obiettivi della politica turistica prevedono il consolidamento delle basi per una sopravvivenza delle imprese e della loro capacità di investimento nel medio e lungo termine.  Qualità del lavoro . In questo caso l’obiettivo è creare le condizioni perché si rispettino leggi e regolamenti sul lavoro.  Sostenibilità dell’uso delle risorse turistiche , cioè dei beni naturali e culturali. In questo caso l’obiettivo è tutelare l’insieme degli asset di base del turismo. PIANO STRATEGICO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2023 PROGRAMMA TRIENNALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2021 6. FILOSOFIA DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI Il perseguimento degli obiettivi generali è possibile solo se il sistema economico e turistico siciliano rafforza in modo sostenibile nel tempo la propria competitività . In questo contesto, gli obiettivi strategici della programmazione turistica sono quelli che si prefiggono di affrontare i nodi della competitività. Per quanto concerne la competitività in senso più ampio, si fa riferimento alle dimensioni individuate dal Regional Competitiveness Index (RCI) della Commissione Europea. Per quanto concerne il turismo in senso stretto, i fattori di competitività sui quali le politiche pubbliche regionali possono ragionevolmente incidere sono i seguenti:  ACCESSIBILITÁ Ci si riferisce alla facilità con la quale la destinazione è accessibile. Per facilità si intende la durata del viaggio, il comfort del viaggio, il numero e la frequenza dei collegamenti con i trasporti pubblici (aerei, treni, bus). Si parla di accessibilità in senso stretto, quando si prende in considerazione la semplicità di arrivo dai mercati di origine. Si allude alla mobilità locale, quando si considera la facilità con cui si muove all’interno dell’Isola o delle grandi città.  ATTRATTIVITÁ L’attrattività di una destinazione dipende da tre condizioni. a) La rilevanza, cioè la presenza di un portafoglio prodotti (hotel, tour, attrazioni, ecc.) e destinazioni molto richiesti nei mercati (ad esempio la presenza di grandi città e località balneari, come la presenza diffusa di resort). b) La diversificazione, cioè la presenza di un portafoglio prodotti (hotel, tour, attrazioni, ecc.) e destinazioni che intercettano le diverse preferenze nei mercati. c) La qualità dell’offerta, intesa come la capacità di imprese, gestori di attrazioni e di trasporti pubblici, di offrire servizi che non generino livelli elevati di insoddisfazione.  BRAND Il brand è il nome di una destinazione, la foto di un particolare sito della destinazione o qualsiasi altro elemento che riconduce alla destinazione (o a un prodotto turistico). Per rafforzamento del brand ci si riferisce all’incremento della notorietà “sollecitata” o della notorietà spontanea (legata alla possibilità di evocare in modo spontaneo – tra le prime opzioni – il nome di una destinazione quale meta di un viaggio che si intende organizzare).  VISIBILITÀ La visibilità fa riferimento alla probabilità che le informazioni (commerciali, logistiche, ricreative, culturali) su una destinazione o un prodotto turistico ( nel senso di hotel, attrazione, museo, tour, ecc.) siano notate da un potenziale turista. 7. QUADRO DELLE POLITICHE REGIONALI PER IL TURISMO Il rafforzamento dei fattori di competitività dipende da tanti elementi, in parte dipendenti dalle politiche regionali. Tuttavia, perché queste siano efficaci e possano incidere nella misura auspicata, PIANO STRATEGICO REGIONALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2023 PROGRAMMA TRIENNALE DI SVILUPPO TURISTICO 2019/2021 devono superare l’approccio attuale, settoriale, a favore di un approccio trasversale con forte coordinamento tra i Dipartimenti della Regione Siciliana e tra questi e gli enti locali e le imprese. Il punto di partenza è rendere chiare le connessioni tra Dipartimenti regionali, politiche per il turismo e obiettivi strategici. La tabella che segue espone le interdipendenze tra fattori di competitività (gli obiettivi strategici), le politiche turistiche regionali e i Dipartimenti interessati agli obiettivi, a prescindere dalla titolarità delle politiche. FATTORI DI COMPETITIVITÀ POLITICHE DIPARTIMENTI REGIONE SICILIANA INTERESSATI ACCESSIBILITA’ Comunicazione e Promozione Informazione e accoglienza turistica Trasporti Dipartimento della Programmazione Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti Dipartimento Turismo ATTRATTIVITA’ Tutela del turista Informazione e accoglienza turistica Eventi e manifestazioni Infrastrutture turistiche Trasporti locali Urbanistica Valorizzazione dei beni naturali e culturali Dipartimento Turismo Dipartimento della Programmazione Dipartimento degli Interventi infrastrutturali per l’agricoltura Dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale Dipartimento delle Attività Produttive Dipartimento dei Beni Culturali e dell’identità siciliana Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti Dipartimento dell’Ambiente Dipartimento dell’Urbanistica Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti BRAND Comunicazione e Promozione Tutela del turista Informazione e accoglienza turistica Dipartimento Turismo Dipartimento della Programmazione Dipartimento degli Interventi infrastrutturali per l’agricoltura Dipartimento dello Sviluppo rurale e territoriale