Fabio Del Bravo, ISMEA
Nel 2018, l’offerta agrituristica italiana ha raggiunto le 23.615 aziende per un totale di 262.659 posti letto disponibili, oltre 11.000 piazzole di sosta per campeggiatori e 462.000 posti a tavola.
Il trend di crescita dell’offerta fa tuttavia registrare un rallentamento, infatti tra il 2017 e il 2018 l’incremento è soltanto dello 0,9%, minimo storico di sempre.
Appaiono lontani i tempi in cui il tasso di crescita annuo era superiore al 9% (anni 2004 e 2005) o al 5% (2009-2010), per poi attestarsi intorno al 3% dal 2015 in avanti. Il fatturato del settore arriva comunque a sfiorare gli 1,4 miliardi di euro (+2,5 sul 2017) che rappresenta circa lo 0,5% del valore del turismo italiano nel complesso e l’11% di quello enogastronomico.
Il numero di visitatori degli agriturismi italiani, nel complesso, ha raggiunto i 3,4 milioni, il 48% dei quali dall’estero. In termini di notti vendute (presenze turistiche) l’agriturismo, con oltre 13,4 milioni di pernottamenti (di cui 59% stranieri) nel 2018, ha contribuito per il 3,1% alla composizione delle presenze complessive del turismo italiano (429 milioni di notti totali) e per il 9% di quelle del turismo extralberghiero (149 milioni di notti).
Il tasso di crescita della domanda, sostenuto principalmente dagli ospiti stranieri, è ancora una volta decisamente superiore a quello dell’offerta: tra il 2017 e 2018 i visitatori (arrivi) sono aumentati del 5,9% (+3,5% italiani, +8,6% stranieri) e le notti (presenze) del 5,7% (+2,5% italiani e +8,0% stranieri).