Roberta Garibaldi
Il gelato artigianale è uno straordinario prodotto della cultura italiana. Affonda le sue radici nel Rinascimento, nascendo come prodotto elitario per la novità, la bontà, la costosa e complessa realizzazione, e nel corso dei secoli vede innovarsi nelle tecniche, arricchirsi nei sapori ed espandersi in tutta Europa ed il mondo. Oggi l’Italia è maestra nel gelato artigianale e nel mestiere di gelatiere, ed una fitta rete di gelaterie artigianali copre tutto il territorio nazionale. Questo gustoso prodotto è sinonimo di piacere, di socialità, così come di tipicità ed autenticità, valori questi spesso meno noti al pubblico, ma fondanti della tradizione italiana nel gelato artigianale.
Nella pratica turistica, il gelato artigianale non è stato ancora considerato al pari di altre eccellenze italiane come, ad esempio, il vino o l’olio. Sebbene figuri a pieno titolo tra le espressioni distintive del patrimonio culinario italiano, nell’immaginario collettivo viene per lo più visto come un semplice prodotto “da passeggio”, da scoprire e gustare senza però considerare le sue radici e tradizioni. È auspicabile un cambiamento culturale, che fortunatamente in parte sta iniziando, affinché il gelato artigianale possa trasformarsi in una risorsa turistica. E, attraverso questo scambio, arricchirsi ed evolversi, creando valore per la filiera.
Ma come rendere il gelato artigianale un’esperienza da vivere? Valorizzandone la manualità, la sensorialità, il contesto e la tradizione. Osservare i maestri gelatieri mentre trasformano ingredienti freschi è un’esperienza coinvolgente e educativa, mostra la manualità e l’abilità che viene spesso tramandata di generazione in generazione creando una connessione “unica” con l’arte del gelato artigianale. Un momento che può arricchirsi, laddove possibile, con attività laboratoriali in cui i turisti possono apprendere le basi provando a preparare il gelato con l’aiuto del maestro gelatiere.
La sensorialità è un elemento che caratterizza questo prodotto. Il colore vivace cattura lo sguardo, gli aromi autentici solleticano l’olfatto, la varietà di sapori delizia il palato e la consistenza vellutata soddisfa il tatto. La degustazione del gelato diventa un’esperienza multisensoriale, che può rimanere impressa nella memoria dei turisti quando accompagnata dal racconto della tradizione e degli aneddoti in una sorta di viaggio emozionale attraverso la cultura e le tradizioni della gelateria e del gelato artigianale qui prodotto. Senza dimenticare la possibilità di insegnare al turista come riconoscere il gelato artigianale e quale valore ha per la salute.
Il gelato non è solo prodotto. Quando si parla di gelato non dobbiamo scordarci i luoghi, pensiamo alle gelaterie storiche che raccontano un pezzo di storia italiana e la cui atmosfera rende la scoperta e la degustazione del gelato un’esperienza unica ed autentica soprattutto per il turista. Così come agli strumenti – quali macchinari, utensili, … – che si sono evoluti nel tempo e che potrebbero avere una “nuova vita” all’interno delle gelaterie artigianali. Il quarto ed ultimo “ingrediente” di questa ricetta – strettamente connesso al precedente – è la tradizione, intesa come storia del gelato artigianale in Italia. Lo sguardo si allarga all’arte del gelato artigianale nel tempo, dalle sue origini attraverso un percorso di continua evoluzione ed innovazione che passa attraverso i secoli sino a giungere ai giorni nostri. Questa narrazione crea un legame con il passato, permettendo al turista di conoscere e comprendere il gelato artigianale come parte integrante della cultura italiana. Inoltre, consente una tutela e preservazione di un patrimonio che potrebbe essere perduto. I musei del gelato, presenti sia nel nostro paese che all’estero, sono una delle possibili modalità di valorizzazione della nostra tradizione.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma il gelato artigianale potrà trovare nuova linfa attraverso una sempre più stretta collaborazione con il turismo, trasformandosi da prodotto a elemento del patrimonio culturale italiano.