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Neverending food tourism

Il viaggio non si esaurisce con il viaggio.
Ci sono un prima e un dopo che diventano elementi di preparazione, accompagnamento e ricordo indelebile dell’esperienza. Le nuove tecnologie, diventate familiari e fruibili durante la pandemia, offriranno sempre più al turista enogastronomico l’accesso a una pluralità di fonti per trovare stimoli, conoscere e decidere nella fase precedente al viaggio. per poi condividere le esperienze al suo rientro e aumentare la fidelizzazione verso l’azienda visitata, mantenendo e rafforzando la relazione nel tempo.
Nel prima, con l’aiuto del digitale, il turista visiterà virtualmente le cantine, le aziende agricole e gli altri luoghi de gusto per decidere quali valgano una visita diretta.
Instagram, tramite la pubblicazione di reel, ha acquisito una maggiore rilevanza e gli influencer enogastronomici, con in prima linea gli chef, sono diventati fonti di ispirazione per la scelta della destinazione. Il decollo dei digital tasting. sposati dalle aziende più avvedute per superare il limite dei lockdown, permetterà una relazione calda antecedente alla visita, consegnando direttamente a casa del turista virtuale i prodotti dell’azienda e stimolando la voglia di un successivo passaggio “in presenza”.
Il durante accelererà il cambiamento. L’approccio attivo del turista enogastronomico si esprimerà in una nuova consapevolezza del cibo e dei suoi contenuti, che potremmo definire immateriali: tracciabilità, sostenibilità, etica del prodotto.
La visita diventerà, pertanto, un momento educativo e di comunicazione sui valori dell’azienda, che si affermano come una delle ragioni alla base delle decisioni di acquisto e della fidelity del consumatore. La visita, inoltre, si trasformerà da momento unidirezionale, secondo la modalità “io parlo tu ascolti”. a occasione di confronto e scambio attraverso pratiche di coinvolgimento del turista in maniera educativa e divertente (edutainment).
Nel dopo, il turista conquistato dall’esperienza diventerà a sua volta una sorta di ambassador delle aziende visitate, condividendo con amici e parenti le immagini e i video di quanto ha visto e degustato (effetto social), ma anche facendo provare loro i prodotti acquistati online e facendo condividere
l’esperienza con una degustazione digitale con un ambassador aziendale, aderendo ai programmi fedeltà come i food/wine club, acquistando i prodotti degustati in azienda grazie all’e-commerce.
Il neverending food tourism è un trend destinato a crescere e le aziende e i territori che vogliono intercettarlo dovranno investire in digitalizzazione: app, realtà aumentata, e-commerce, funnel, scontistica legata alle degustazioni in casa.

GLI ITALIANI IN VIAGGIO

Prima
Il 48% dei turisti italiani ritiene che le degustazioni digitali possano essere utili prima della visita in loco, poiché aiutano a preparare l’esperienza;
Durante
Il 65% dei turisti italiani sarebbe più propenso a visitare un’azienda di produzione quando può ricevere informazioni durante la visita sulle tecniche che l’azienda adotta per impattare meno sull’ambiente;
Dopo
50% dei turisti italiani ritiene che possa essere interessante partecipare a degustazioni digitali dopo l’esperienza in loco, così da poterla condividere con parenti e amici.

 

BEST PRACTICE

Museo Lavazza, Torino
Audioguida al museo in Instagram con uno speaker radio-televisivo a guidare il visitatore nel percorso espositivo;

Galleria Campari, Sesto San Giovanni (Milano)
Incontri virtuali e tour in 3D, percorsi guidati a due voci sul tema “Arte e Mixologia” condotti da uno storico dell’arte di Galleria Campari e da un bartender di Campari Academy:

Amazon Explore
Sezione online per acquistare tour virtuali privati, con sessioni personalizzate e digitali di esperienze e di viaggi;

Arigato Food Tours Japan
Tour operator giapponese che offre esperienze digitali per scoprire la cerimonia del tè e la cultura enogastronomica giapponese prima del viaggio.