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Quale Turismo post Coronavirus?

Dati preoccupanti sull’impatto delineati dall’Organizzazione Mondiale del Turismo, forte è la necessità di fornire risposte coordinate ed efficaci

L’escalation dell’emergenza Covid-19 ha costretto il turismo a fermarsi. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo-UNWTO, alla data del 6 Aprile 2020, il 96% delle destinazioni nel mondo aveva già introdotto restrizioni ai viaggi, nella maggior parte con la chiusura totale o parziale dei confini.

“Quale turismo post-Coronavirus?” è il titolo dell’incontro dei “Dialoghi sul turismo enogastronomico” organizzato e coordinato da Roberta Garibaldi, che ha visto la partecipazione di Alessandra Priante, Direttore Europa dell’Organizzazione Mondiale del Turismo-UNWTO, e Bruno Bertero, Direttore Marketing di PromoTurismo Friuli-Venezia Giulia.

Alessandra Priante ha sottolineato l’importante e delicato ruolo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo-UNWTO, che è oggi chiamata a supportare i 159 Stati membri diffondendo la conoscenza sugli impatti della pandemia nel turismo, fornendo gli indirizzi per la ripartenza del settore e stimolando l’interazione e la collaborazione tra tutti gli operatori affinché le risposte messe in atto siano coordinate ed efficaci su larga scala.

Dal 1 gennaio al 19 aprile 2020, gli arrivi turistici internazionali in Europa sono scesi del 50,2% rispetto all’anno precedente, mentre gli acquisti di viaggi dell’84,7%. Tutte le principali destinazioni europee hanno raccolto ad oggi un numero di prenotazioni per la stagione estiva inferiore di oltre la metà rispetto al 2019: Italia (-64%), Spagna (-63,1%), Svizzera (-63%), Regno Unito (-61,6%) e Francia (-60,8%) sono, purtroppo, ai vertici di questa drammatica classifica (dati ForwardKeys). La stessa reputazione online delle destinazioni europee ne ha fortemente risentito. Il tema “turismo e Covid-19” è uno dei maggiormente trattati sul web, con oltre 1,3 miliardi di conversazioni dagli inizi del mese di gennaio; secondo TCI Research, l’andamento del Net Sentiment Index – una misura della polarizzazione delle conversazioni – è sceso drammaticamente nelle fasi centrali dell’emergenza (marzo 2020) per poi recuperare nelle settimane successive.

Le stime per i prossimi mesi delineano un quadro negativo, sebbene possano essere soggette a revisioni legate l’andamento dell’emergenza: l’Organizzazione Mondiale del Turismo-UNWTO prevede una diminuzione nel numero di arrivi turistici internazionali compresa tra 290 e 440 milioni per l’anno 2020, una cifra che riporterebbe il turismo indietro di 5/7 anni; le esportazioni turistiche saranno pari ad un terzo rispetto al 2019, con un calo stimato tra – 300 e -450 miliardi di dollari.

“Il turismo è stato un settore fondamentale nell’economia mondiale e continuerà ad esserlo“, afferma Alessandra Priante. “Cooperazione, formazione, creatività e digitale: queste le parole chiave affinché questo settore possa mantenere un ruolo centrale anche in futuro”.

Lo scenario attuale impone una riflessione sul futuro di questo importante settore che ricopre un ruolo chiave nell’economia del nostro Paese. Nei prossimi mesi, il comportamento dei turisti cambierà. Saranno preferiti i viaggi di prossimità, gli spostamenti con mezzo privato, l’utilizzo di seconde case, … Diminuiranno i viaggi all’estero a beneficio del turismo domestico. Come affrontare questa situazione? “Il turismo è noto essere un settore resiliente, come già dimostrato in passato.” – afferma Roberta Garibaldi. “Le destinazioni del Belpaese saranno chiamate a rivedere strategie ed azioni già impostate alla luce di quanto sta accadendo. E’ opportuno in questo momento fornire risposte coordinate ed efficaci che tengano in considerazione i seguenti elementi: marketing intelligence, sicurezza, autenticità, sostenibilità e nuove tecnologie. Credo che il turismo enogastronomico possa essere uno dei temi da proporre per il prossimo futuro. Le campagne, le colline, gli uliveti, i vigneti possono diventare spazi dove progettare nuove esperienze da vivere in sicurezza nei prossimi mesi. Spostando ad esempio le degustazioni dalle barricaie ai vigneti, integrando sport e cibo, come ad esempio bike tour con degustazioni”.

Bruno Bertero ha presentato il lavoro che PromoTurismo Friuli-Venezia Giulia sta svolgendo per mitigare gli impatti della crisi e ripartire non appena ve ne saranno le condizioni. È stato istituto a tal fine un comitato di crisi, con l’organizzazione di tavoli di lavoro per sviluppare strategie e azioni specifiche coordinate e condivise con gli operatori del territorio.  Bertero ha rimarcato l’importante ruolo della DMO regionale, che deve essere in grado di far sentire la propria vicinanza e di prestare attenzione alle numerose esigenze oltre che all’evoluzione continua della situazione. Non solo coinvolgendo gli operatori nella definizione di nuove strategie, ma anche formandoli: il contatto umano e l’ascolto del cliente, da sempre centrali nel turismo, acquisiranno nei prossimi mesi una sempre maggiore importanza. “Occorrerà ripensare al nostro prodotto.” – conclude Bertero – “Avremo una grande opportunità: valutare il nostro prodotto in funzione di quelli che saranno i nuovi viaggiatori e i nuovi consumatori.”

I “DIALOGHI SUL TURISMO ENOGASTRONOMICO”

I “Dialoghi sul Turismo Enogastronomico” vogliono essere spunti di riflessione su diverse tematiche, al fine di ispirare gli operatori turistici e le aziende del settore food & wine grazie alla condivisione di case study, informazioni e dati. Sono occasioni per vivere in modo positivo questi giorni, progettare il futuro e restare aggiornati mantenendo aperti i flussi di informazioni e di idee.

Sono pubblicati due volte a settimana, sulla piattaforma www.robertagaribaldi.it.

Ad oggi i webinar disponibili:

  • “Enoturismo”, con Donatella Cinelli Colombini (Presidente Associazione Nazionale Le Donne del Vino)
  • “Enoturismo, il sistema integrato Ceretto, tra arte e ristorazione di eccellenza”, con Federico Ceretto (Cantina Vinicola ‘Ceretto’ di Alba)
  • “Prospettive su olio e turismo”, con Antonio Balenzano (Direttore Associazione Nazionale Città dell’Olio) e Bruna Caira (Direttrice della attività di promozione turistica della Strada Vino Nobile Montepulciano e Sapori Valdichiana Senese)
  • “Consumi, comportamenti e turismo: lo scenario post Coronavirus”, con Francesca Forno (Professore di sociologia dei consumi Università degli Studi di Trento), Paolo Corvo (Professore di culture del viaggio e dinamiche sociali dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche) e Michele Filippo Fontefrancesco (Ricercatore di antropologia culturale Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo)
  • “Fare Impresa nel Turismo Enogastronomico in partnership con Invitalia”, con Alfredo Bruni (Coordinatore dei progetti FactorYmpresa Turismo e SPIN INVITALIA), Robert Piattelli (Co-Founder di BTO Educational), Chiara Vischi (Co-Founder TypicalEats), Marco Simonini (Co-Founder Dishcovery), Niccolò Mario Zanchi (Gotto Wine Tour) e Matteo Fornaca (Esperienza)
  • “Come costruire delle esperienze enogastronomiche instagrammabili”, con Nicoletta Polliotto (Digital Project Manager Agenzia Muse Comunicazione)
  • “Dai social in cantina e viceversa”, con Barbara Sgarzi (Giornalista, docente di social media all’Università Sissa di Trieste)
  • “L’arte della pizza tra gusto ed esperienze turistiche”, con Franco Pepe (Pepe in Grani) e Renato Bosco (Saporè)

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

I “Dialoghi sul Turismo Enogastronomico” si arricchiranno nelle prossime settimane di altri appuntamenti:

  • “Eventi Food ed impatti territoriali”, con Giuseppe Attanasi (Professore Ordinario di Economia Sperimentale Université Côte d’Azur Nice), Michele Filippo Fontefrancesco (Ricercatore di Antropologia Culturale Università degli Studi di Scienze Gastronomiche) e Canzio Marcello Orlando (Co-Founder e Ceo Feedback Srl Società Producer del Cous Cous Fest)
  • “I sistemi integrati di Rete per la valorizzazione dell’enogastronomia: le case history di Verona con il vino e di Bergamo con il formaggio”, con Riccardo Borghero (Dirigente Area Affari Economici, Camera di Commercio di Verona) e Alberto Gottardi (Vicepresidente Progetto FORME)
  • “I sentieri del gusto: un’opportunità per le aree interne”, con Rossano Pazzagli (Professore Università degli Studi del Molise)
  • “I turisti cinesi: i più interessati a vivere esperienze enogastronomiche. Profilo, esigenze e modalità di relazione”, con Roberta Moncada (Sinologa, esperta di turismo cinese) ed Elisa Morsicani (Founder e Ceo Italian lifestyle Srl)
  • “I Mercati dei produttori tra tradizione e innovazione. Come sta evolvendo in Italia l’esperienza più gradita dai turisti enogastronomici? Le case history di Modena e Padova”, con Paola Ferrari (Responsabile Comunicazione Mercato Albinelli di Modena) , Claudia Bombo (Rappresentante del Consorzio Mercato ‘Sotto il Salone’ di Padova) e Annapaola Bonaguro (Consigliera del Consorzio Mercato ‘Sotto il Salone’ di Padova)
  • “Tour operator e domanda enogastronomica”, con Filippo Magnani (Founder & Ceo Fufluns) e Cindy Marie Harvey (Founder di Love Wine Food)
  • “Unconventional Breakast: la Colazione per Viaggiatori con Stili Alimentari Diversi come Leva di Marketing per Conquistare nuove Nicchie di Mercato”, con Concetta D’Emma (Esperta in Strategie di Food&Green Marketing)
  • “Raccontare il cibo”, con Maria Cristina Crucitti (The Cheese Storyteller)