RECHARGE IN NATURE – EMMA TAVERI

Emma Taveri, CEO e Amministratore Unico di Destination Makers è un’ autorevole esperta in Destination Management e Marketing. Iniziando la carriera nel 2010 come Destination Marketing Sales Planner presso TripAdvisor a Londra, ha rapidamente scalato i ranghi, assumendo ruoli di responsabilità come Sales Manager per Isango Ltd e Event Manager per TTG Italia e World Travel Market. Dal 2014, è alla guida di Destination Makers, specializzandosi in sviluppo locale in aree marginali e recovery post–crisi. Tra i clienti figurano Commissione Europea, 15 CCIAA italiane, DMO Valle Camonica e Airbnb. La sua campagna “Recharge in Nature” ha raggiunto una visibilità mondiale, con oltre 19.000 candidature. Dal 2017, è anche Membro del Comitato Scientifico per BTO – Buy Tourism Online a Firenze, e collabora con l’UNWTO per la valorizzazione della Rotta della Seta occidentale. Ha una solida esperienza accademica come docente al Politecnico di Milano e consulente per l’Istituto Europeo delle Rotte Culturali. Dotata di competenze tecniche avanzate e di una visione innovativa, è una leader dinamica che coniuga approcci strategici e tattici per risolvere le sfide complesse del settore turistico. Con una formazione che spazia da campagne di marketing a coordinamento scientifico e progetti internazionali, rappresenta un punto di riferimento nell’industria del turismo.

 

«Recharge in Nature» è una campagna di marketing territoriale nata con l’obiettivo di rilanciare il territorio delle Dolomiti Bellunesi in seguito alla tempesta Vaia del 2018, ideando e promuovendo un’offerta di turismo più sostenibile e rispettoso della natura. È partita da un percorso di co–progettazione con la comunità locale per condividere l’importanza del tema e rendere gli operatori consapevoli e partecipi, individuando congiuntamente una nuova offerta dedicata al turismo sostenibile e al benessere generato dalla natura.

«Recharge in Nature» ha utilizzato il marketing come strumento per accendere i riflettori sulla destinazione e sulla necessità di un ripensamento del turismo in seguito all’evento climatico, lanciando una call internazionale alla ricerca di 10 pionieri della ripartenza attraverso la ricarica in natura. La comunicazione era rivolta ad un target di persone molto stressate e proponeva la possibilità di supportare la comunità locale e di vivere un’esperienza trasformativa di 5 giorni di ricarica in natura in un rifugio senza cellulare.

La notizia è diventata virale, con oltre 19.000 candidature da tutto il mondo, numerosi articoli e servizi sui media. Durante l’esperienza trasformativa i partecipanti sono stati seguiti da uno psicologo che ha monitorato il miglioramento del benessere psicofisico generato dall’immersione nella natura, dal give back e dal fare insieme attraverso i piccoli lavori di volontariato.

Il successo della prima edizione e l’importante riscontro mediatico, con conseguente visibilità per il territorio e per il tema hanno portato ad una seconda edizione del progetto con la campagna «Recharge Nature», che nasce anche in considerazione dei disastrosi eventi climatici sempre più frequenti e dannosi, per capitalizzare quanto realizzato e rafforzare il percorso della destinazione in quanto promotrice di un necessario ripensamento del turismo in ottica di sostenibilità attraverso la celebrazione del ritorno alla natura e dell’attenzione verso l’ambiente, per far riscoprire ai turisti, alla comunità locale e agli operatori i benefici del rispetto e della cura del paesaggio naturale anche nell’ambito dei messaggi lanciati attraverso il marketing territoriale.

Attraverso una voluta provocazione, e cioè la ricerca del «turista peggiore al mondo», si intendeva arrivare anche a tutte quelle persone che ancora oggi sono indifferenti rispetto alla necessità di comportamenti e viaggi più sostenibili.

La campagna, che aveva come obiettivo la ricerca di un «turista peggiore», proponeva come «premio» un percorso rieducativo dal forte impatto fisico e psicologico per stimolare una riflessione nel partecipante e in coloro che avrebbero seguito l’iniziativa sul valore e sulla scarsità delle risorse naturali, sul relativo utilizzo e sul troppo frequente spreco. Lo spirito alla base della campagna ha posto l’accento sulla necessità di agire concretamente a beneficio del pianeta, rimarcando la consapevolezza dell’impatto che le singole scelte, anche compiute in viaggio, hanno sull’ambiente.

Con una call aperta ai pessimi viaggiatori, tra le centinaia di candidature ricevute, è stata selezionata la protagonista che ha potuto vivere, durante il mese di settembre 2023, 5 giorni di vacanza «estrema» in un villaggio di montagna con un solo abitante nel Cuore delle Dolomiti Bellunesi, tra esperienze di sopravvivenza in natura, conversazioni con esperti di sostenibilità, incontri con la comunità locale alla riscoperta di tradizioni semplici e sostenibili e supportata da un sustainability coach. Per l’importanza del messaggio e per la creatività con cui lo si è voluto affrontare, la campagna darà vita ad una produzione televisiva che andrà in onda in prima serata su RAI3.