Francesco Pecci
ECONOMICS LIVING LAB – SPIN-OFF UNIVERSITÀ DI VERONA
Premessa
Il turismo enogastronomico rappresenta un segmento in crescita all’interno dell’economia turistica italianaa,b. Questo rapporto analizza il suo impatto sull’economia e sull’occupazione, utilizzando dati ufficiali e stime derivate da fonti quali Istat (2020, 2023a, 2023b), Banca d’Italia (2023) ed European Travel Commission (ETC 2024).
Nel 2022, la spesa turistica totale in Italia è stata stimata in oltre 164 miliardi di euro (CNR 2024), con un saldo positivo di circa 140 miliardi di euro. Di questa, il turismo enogastronomico contribuisce con circa lo 0,65% al PIL, dimostrando un ruolo non secondario per il sistema economico italiano.
Analisi dei flussi turistici
Il numero dei turisti enogastronomici è stato stimato considerando:
- Turisti italiani con pernottamento,
- Escursionisti italiani (senza pernottamento),
- Turisti stranieri con pernottamento.
La stima si è basata su turisti con almeno una meta culturale, secondo la definizione di «turismo culturale» dell’UNWTO (2018). Dalle fonti esaminate (Istat, Banca d’Italia, ETC), è stata ricavata l’incidenza di coloro che includono esperienze enogastronomiche tra le motivazioni del viaggio.
Tali fonti non sempre forniscono delle indicazioni precise sul numero dei turisti ascrivibili a enogastronomici, quando le motivazioni sono molteplici, mentre sono più dettagliate nel definire la motivazione enogastronomica quando è la primaria. Per ovviare a queste mancanze di informazioni, soprattutto per i turisti stranieri, si sono utilizzate le preferenze rivelate (ETC 2024).
Per quanto concerne i turisti italiani con pernottamento, il data base Viaggi e vacanze dell’Ista fornisce il numero di coloro che dichiarano almeno una meta culturale, mentre da Istatc è possibile ricavare la percentuale di turisti con almeno una meta culturale che ne possiedono una classificata come «tour enogastronomici e degustazioni». Per gli escursionisti italiani si sono stimati coloro i quali sono assimilabili a turisti culturali, in base alla meta del viaggio, e a cui è stata applicata la percentuale discussa al punto precedente.
Infine, per i turisti stranieri, dai dati della Banca d’Italia, sempre per il 2023, in una prima fase si sono estratti i turisti che possiedono una meta del viaggio assimilabile a culturale. Successivamente, per stimare coloro i quali possiedono una meta enogastronomica, si è ricorsi alle preferenze rivelate nell’indagine dell’European Commission Travel (ETC 2024) sulle intenzioni di viaggio. Nelle quattro destinazioni, prese in considerazione nella survey, almeno il 15% degli intervistati dichiara di essere interessato a vivere esperienze gastronomiche. Nella tabella 1 sono riportati per le tre tipologie di turisti il numero di quelli ascrivibili a turisti enogastronomici.
TABELLA 1 | Stima dei turisti enogastronomici per tipologia.
Tipologia | Turisti con meta culturale | Incidenza (%) | Turisti con meta enogastronomica | |
Turisti italiani con pernottamento | 28.080.052 | 21,9 | 6.149.531 | |
Escursionisti italiani | 30.795.034 | 21,9 | 6.744.712 | |
Turisti stranieri con pernottamento | 62.603.670 | 15,0 | 9.390.491 | |
Totale | 121.478.756 | — | 22.284.134 |
Spesa turistica enogastronomica
Per calcolare la spesa dei turisti enogastronomici, si è fatto riferimento sia per i turisti italiani che per quelli stranieri alla spesa dei turisti che hanno per meta primaria l’enogastronomia, estendendola al complesso dei turisti enogastronomici, così come per la durata del viaggio. La spesa media giornaliera così definita per il 2023 è pari a 130 € per i turisti italiani con pernottamento, 90 € per gli escursionisti italiani e 170 € per i turisti stranieri con pernottamento. Il Conto satellite del turismo prodotto dall’Istat (Istat 2020), pur con dati riferiti al 2019, fornisce una completa informazione sulla suddivisione della spesa dei turisti in Italia per le 3 tipologie considerate nel rapporto. La spesa giornaliera dei turisti enogastronomici è stata imputata alle diverse voci, prendendo a riferimento la suddivisione contenuta nel Conto satellite. La spesa media giornaliera tiene conto oltre che dei prodotti propriamente turistici anche di spese accessorie relative a shopping e altre voci quali i carburanti. Nella tabella 2 sono indicati i valori della spesa complessiva, tenuto conto della durata media dei viaggi, per le varie voci di spesa.
TABELLA 2 | Spesa totale per voce (milioni di euro).
Voci di spesa | Milioni di € | Percentuale (%) | |
Commercio al dettaglio | 1.301,4 | 22,4 | |
Trasporti | 850,4 | 14,6 | |
Alloggio e ristorazione | 3.147,4 | 54,1 | |
Servizi di noleggio | 60,6 | 1,0 | |
Agenzie di viaggio | 212,3 | 3,7 | |
Attività sportive e di intrattenimento | 242,3 | 4,2 | |
Totale | 5.814,4 | 100,0 |
L’alloggio e la ristorazione assorbono oltre il 54% del totale della spesa, dove le spese di alloggio pesano per il 58% e quelle per la ristorazione per il 42%. Nella spesa dei turisti italiani con pernottamento le spese di alloggio incidono per oltre il 33% della spesa giornaliera e per il 42% in quella dei turisti stranieri. L’incidenza maggiore della ristorazione si ha negli escursionisti italiani con circa il 33% della spesa giornaliera che scende al 26% per gli stranieri e a meno del 21% per gli italiani, entrambi con pernottamento.
Impatto economico e sociale
L’analisi utilizza una Matrice di Contabilità Sociale (SAM) per stimare gli effetti della spesa turistica enogastronomica sull’economia italiana.
Le matrici di contabilità sociale consentono di analizzare la distribuzione del reddito generato da uno shock economico quale processo di causa-effetto di formazione del reddito, combinando dati economici con informazioni socio-demografiche. Oltre alle transazioni tra settori produttivi presenti nella matrice input-output, la SAM contiene informazioni relative ai conti intestati alle istituzioni (famiglie, imprese, pubblica amministrazione), ai fattori della produzione (lavoro e capitale), alla formazione del capitale e al resto del mondo. Pertanto, rende possibile esaminare l’insieme delle relazioni che caratterizzano il sistema economico a livello di produzione, distribuzione, utilizzazione ed accumulazione del reddito e dei consumi al fine di valutare il livello di benessere delle famiglie.
Permette inoltre di individuare i settori produttivi più rilevanti e di valutare l’importanza dei vari settori nel contribuire alla domanda di lavoro e simulare effetti diretti ed indiretti di un progetto di investimento/sviluppo settoriale.
L’impatto è articolato in:
- DIRETTO, quello generato sulla domanda di beni e servizi dei settori produttivi coinvolti nei settori interessati dallo shock;
- INDIRETTO, quello determinato dall’aumento di domanda e offerta nelle catene di fornitura attivate;
- INDOTTO, gli effetti della re-immissione dei redditi di lavoro e di capitale nel sistema economico e dal reinvestimento delle entrate fiscali in forma di spesa pubblica
Lo shock considerato è quello esercitato dalla spesa del turismo enogastronomico di tabella 2. I principali risultati della simulazione sono riportati nella tabella 3 dove per le differenti tipologie di impatto sono indicate le voci più rilevanti.
Il turismo enogastronomico genera un impatto economico e sociale significativo, contribuendo a oltre 40 miliardi di euro all’economia italiana nel 2023, con un rapporto benefici/costi pari a 6,9, confermandosi importante per l’economia italiana, con un forte potenziale di crescita e un ruolo non secondario nell’occupazione e nella distribuzione del reddito.
Fonti
- Banca d’Italia (2023), Microdati sul turismo internazionale dell’Italia.
- CNR (2024), XXVI Rapporto sul turismo italiano, Roma.
- ETC – European Travel Commission (2024), Monitoring Sentiment for Intra-European Travel.
- Istat (2023a), Il turismo culturale, ebook, Roma.
- Istat, (2023b), Indagine viaggi e vacanze: file per la ricerca.
- Istat, (2020), Conto satellite del turismo.
- OpenEconomics (2023), Impatto della spesa turistica sull’economia, Roma.
- UNWTO – United Nations World Tourism Organization (2018), Tourism and Culture Synergies, Madrid.