Cosa s’intende con turismo legato al formaggio?
Il formaggio è un prodotto strettamente legato al territorio in cui viene prodotto, riflettendone l’ambiente e la cultura locale. Le condizioni geografiche e climatiche di una regione influenzano direttamente il gusto e la qualità. L’alimentazione degli animali, basata sui pascoli locali, conferisce al formaggio caratteristiche uniche, rendendolo un simbolo della biodiversità del luogo. La produzione casearia rappresenta anche una componente fondamentale del patrimonio culturale delle comunità, un insieme di pratiche e conoscenze tramandate di generazione in generazione. I casari, custodi di questa tradizione, svolgono un ruolo cruciale nel preservare la vitalità del territorio e perpetuare una pratica che per secoli è stata una delle fonti primarie di sostentamento per le comunità rurali italiane così come di altre regioni nel mondo.
L’apertura al turismo nel mondo caseario è un fenomeno relativamente recente, specialmente se paragonato all’enoturismo. Il crescente interesse del pubblico nei confronti della cultura enogastronomica – di cui i formaggi sono espressione – ha certamente favorito questo processo che, nel tempo, potrà ampliarsi diventando una leva importante di diversificazione economica e di tutela dei paesaggi e delle produzioni casearie. In particolar modo nel nostro Paese che, oltre a caratterizzarsi per ricchezza, qualità e capillarità delle produzione casearie, conta ben 57 formaggi ad Indicazione Geografica.
Per meglio comprendere il turismo in relazione al mondo caseario, è opportuno partire dalla sua definizione. Possiamo considerarlo una forma di turismo attraverso cui conoscere, vivere e fare esperienza dei territori, delle produzioni e della cultura casearia. Fra le principali proposte che caratterizzano il contesto attuale emergono:
- Visite guidate ai caseifici, durante cui osservare e conoscere le varie fasi della produzione del formaggio, dalla mungitura alla stagionatura, incontrare i produttori locali e ascoltare le loro storie.
- Degustazioni di formaggi, sia in azienda che in altri luoghi (ad es. ristoranti, cheese bar, ..).
- Festival ed eventi a tema formaggio.
- Workshop / Laboratori di caseificazione, dove potersi cimentare attivamente nella produzione del formaggio.
- Itinerari tematici – come, ad esempio, le strade del formaggio – che attraversano i territori e le aziende di produzione e possono essere percorsi a piedi, in biciletta o in automobile.
- Musei del formaggio dedicati alla storia e alla cultura di questo prodotto.
Il turismo legato al mondo del formaggio, se adeguatamente supportato, pianificato e gestito, può contribuire a creare valore duraturo per i territori, le aziende, le comunità locali ed i turisti. Esso è potenzialmente capace di generare:
- Benefici di natura economica. Lo sviluppo del turismo connesso al mondo del formaggio può contribuire alla diversificazione delle economie rurali e sostenere il processo di multi-funzionalizzazione delle realtà produttive. Le proposte turistiche quali, ad esempio, visite guidate, degustazioni e laboratori/workshop sono in grado di generare entrate aggiuntive per i produttori e creare esternalità positive per altre attività presenti sul territorio- ad esempio stimolando la nascita di nuove imprese connesse e di occupazione. Eventi tematici e mercati possono favorire la conoscenza dei territori rurali e dei prodotti caseari, al contempo stimolando nei turisti l’interesse verso la scoperta delle altre attrazioni connesse.
- Benefici di natura sociale e culturale. Essendo un turismo che si localizza principalmente nelle aree rurali, il suo sviluppo può contribuire ad evitare o rallentare l’abbandono dei territori marginali e l’erosione delle pratiche tradizionali. Valorizzando lavoro dei casari è possibile rafforzare il senso di identità e di appartenenza alla comunità.
- Benefici di natura ambientale. L’azione di preservazione sostenuta dal turismo può estendersi all’intero paesaggio. La continuità delle pratiche tradizionali riduce l’impatto negativo che l’abbandono o la trasformazione delle attività può avere sull’ambiente.
Possiamo, inoltre, identificare fattori che caratterizzano il turismo in senso lato e che possono esse da stimolo e favorire la valorizzazione turistica dei prodotti caseari. La crescente attenzione verso forme di turismo slow ben si confà al carattere rurale del turismo legato al mondo del formaggio, le cui proposte rientrano appieno tra fome di fruizione dolce. L’interesse verso l’esplorazione attiva a 360 gradi del patrimonio enogastronomico è una leva per far scoprire il mondo del formaggio con modalità nuove ed ingaggianti. Pensiamo, ad esempio, a percorsi multisensoriali, a laboratori sulla produzione e ad attività legate al benessere alimentare.